Roma martedì 10 novembre 2020: presso gli spazi del Museo dell’Arte Classica (Facoltà di Lettere – Sapienza Università di Roma) si è celebrata la conclusione del laboratorio didattico della Missione Archeologica Italiana nel Kurdistan Iracheno (MAIKI) con la presentazione del materiale elaborato dagli studenti Sapienza.

All’evento hanno presenziato sua Eccellenza Safia Taleb Al Souhail Ambasciatrice della Repubblica dell’Iraq in Italia, il Magnifico Rettore Eugenio Gaudio, Il Direttore MAIKI Carlo Giovanni Cereti, Il Direttore del Polo Museale Sapienza Marcello Barbanera, il Preside di Facoltà Stefano Asperti e il Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Antichità Giorgio Piras.

L’esposizione, che si sviluppa in 16 pannelli espositivi, ha l’intento di esprimere in forma concreta la fruttuosa e più che decennale collaborazione fra DiSA-Sapienza e il Direttorato delle Antichità KRG nell’ambito dello studio, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale della regione. Il cuore della narrazione ha per tema principale la figura del sovrano sasanide Narseh (293-302 d.C.) che celebrò la sua ascesa al trono attraverso l’iscrizione bilingue (mediopersiano e partico) e il monumento commemorativo realizzati a Paikuli, sito in cui si svolgono le attività del Grande Scavo Sapienza condotto da MAIKI.

Il percorso dunque segue il filo delle molteplici metodologie scientifiche e approcci di ricerca applicati nel corso degli anni allo studio del territorio e delle sue evidenze storiche. Una stampa tattile in 3D di uno dei busti di Narseh, che in origine decoravano il monumento di Paikuli e sono oggi conservati allo Slemani Museum, offre un chiaro esempio sulle potenzialità di interazione fra attività di documentazione sul campo e applicazione di tecnologie innovative volte ad offrire nuove modalità di fruizione, conoscenza e accessibilità del Patrimonio Culturale.